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Sede metropolitana della Chiesa cattolica in Toscana
Aggiornato: 50 sec fa

IL MESSAGGIO DI AUGURI DEL CARD. LOJUDICE A MONS. GHERARDO GAMBELLI, NUOVO ARCIVESCOVO DI FIRENZE

Gio, 18/04/2024 - 12:27

“Desidero porgere a Mons. Gherardo Gambelli i migliori auguri di buon lavoro alla guida dell’Arcidiocesi di Firenze. Sono certo che saprà creare un legame forte e profondo con la Toscana e i fiorentini. Siamo sin da ora pronti a continuare il lavoro, insieme agli altri confratelli vescovi della Toscana, soprattutto a favore delle persone più fragili che popolano le tante periferie esistenziali delle nostre comunità”.

E’ quanto dichiara il card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi- Pienza in merito alla nomina di Mons. Gherardo Gambelli quale nuovo Arcivescovo di Firenze.

“Un ringraziamento particolare – aggiunge il card. Lojudice – al card. Betori per la sua attenta opera pastorale svolta a Firenze e in tutta la regione quale presidente della Conferenza Episcopale Toscana”.



OGGI IL PELLEGRINAGGIO INTERDIOCESANO DELLA VITA CONSACRATA ALLA VERNA

Mer, 17/04/2024 - 18:26

Il Card. Augusto Paolo Lojudice ha guidato questa mattina il pellegrinaggio della vita consacrata delle due diocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza al Santuario francescano della Verna (Chiusi della Verna – AR).
Erano presenti oltre 70 religiose e religiosi delle due diocesi affidate al Cardinale.

IERI A CHIUSI LA “LECTIO MAGISTRALIS” DI PADRE BENANTI. SUL SICOMORO LA SINTESI

Mer, 17/04/2024 - 15:00

Grande partecipazione di pubblico ieri pomeriggio al teatro Mascagni a Chiusi per la lectio magistralis su “Un’etica per l’intelligenza artificiale?” del Prof. P. Paolo Benanti, presidente della commissione sull’intelligenza artificiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Erano presenti il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e il Prof. Andrea Giambetti, direttore dell’ufficio scuola della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

L’iniziativa è stata promossa dalla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, dall’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, dalla Libera Università per le Scienze Biblico Teologiche(LUBIT) con il patrocinio del Comune di Chiusi.

Sul prossimo numero del Sicomoro la sintesi dell’intervento di Padre Benanti.

SIENA, IL 21/IV LA VEGLIA PER LE VOCAZIONI. IL 20/IV IL CONCERTO DI “KANTIERE KAIROS”

Mer, 17/04/2024 - 09:00

Domenica 21 aprile 2024, alle ore 21, si terrà presso il Santuario- Casa di Santa Caterina a Siena la veglia vocazionale diocesana presieduta dal card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino.

L’iniziativa, promossa dal centro diocesano per le vocazioni, si tiene in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni.

La sera prima, sabato 20 aprile alle ore 21,30 presso il Duomo di Siena, si terrà il concerto del gruppo Kantiere Kairos, Bruciare d’Amore. L’evento musicale della band specializzata in musica cristiana, andrà a chiudere la terza edizione del Cammino del Cuore., organizzato dall’associazione Scintille di Maria.

Il concerto è organizzato dall’Arcidiocesi di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e dall’associazione Scintille di Maria.

L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti.


Per info contattare i seguenti numeri dell’associazione Scintille di Maria (334 155 8483 – 340 240 0469), oppure consultare il sito www.scintilledimaria.it .

SIENA, IL 21/IV LA MESSA PRESIEDUTA DAL CARD. SIMONI ALL’EREMO DI LECCETO

Mar, 16/04/2024 - 09:00

Domenica prossima, 21 aprile 2024, alle ore 17, il Card. Ernest Simoni presidierà la Santa Messa presso l’eremo di Lecceto (Siena) tenuto dalle Monache Agostiniane. Seguirà la preghiera di benedizione del Cardinale.

Biografia del Cardinale:

Il Cardinale Ernest Simoni, Presbitero dell’Arcidiocesi di Shkodrë-Pult (Scutari – Albania), è nato a Scutari il 18 ottobre 1928. dopo le scuole regolari ha frequentato il liceo del Collegio francescano Illiricum. Ordinato sacerdote l’8 aprile 1956, per oltre sette anni ha guidato le parrocchie di Kabash, Pukë, Kukël, Gocaj, Barbullush, Mal i Jushit, Torovicë e Sumë. Un’esperienza che ne ha formato il carattere e il dinamismo pastorale, tanto che ancora oggi, nonostante l’età, continua a girare nei villaggi dell’Albania per svolgere la sua missione, in particolare  nelle parrocchie di Barbullush e di Trush, a Fushë Arrëz.

Considerato un “nemico del popolo” ai tempi della dittatura comunista di Enver Hoxha, è stato arrestato nella notte di Natale del 1963, mentre celebrava la messa a Barbullush, e confinato in una cella d’isolamento con una condanna a diciotto anni. Ai suoi compagni di prigionia gli aguzzini hanno ordinato di registrare la sua “prevedibile rabbia” contro il regime, ma dalla bocca del sacerdote sono uscite sempre e solo parole di perdono e di preghiera. È arrivata puntuale anche la condanna a morte, ma la sua pena è stata commutata in venticinque anni di lavori forzati nelle gallerie buie delle miniere di Spac e poi nelle fogne di Scutari.

Anche in questa drammatica situazione non ha perso la fede e non ha mai interrotto il suo ministero sacerdotale. È persino riuscito a celebrare ogni giorno di nascosto la messa e ha confessato gli altri carcerati, divenendo padre spirituale di alcuni di loro e distribuendo anche la comunione, con un’ostia cotta di nascosto su piccoli fornelli, mentre per il vino ha fatto ricorso al succo dei chicchi d’uva.

È stato definitivamente liberato il 5 settembre 1990. Appena fuori dal carcere, ha confermato il perdono ai suoi aguzzini, invocando per loro la misericordia del Padre. La sua nomina cardinalizia, ha tenuto a precisare, è un riconoscimento per tutti i martiri e i cattolici perseguitati nella sua terra. Tra i quali c’è anche il primo cardinale albanese della storia, creato nel 1994 da Giovanni Paolo II: Mikel Koliqi (1902-1997), suo concittadino di Scutari e come lui a lungo imprigionato nelle carceri del regime, dove ha scontato ben trentuno anni di detenzione.

Secondo albanese a ricevere la porpora, il card. Simoni ha commosso il mondo e, in particolare, Papa Francesco quando, il 21 settembre 2014, nella Cattedrale di Tirana, ha raccontato davanti al Pontefice le violenze e le vessazioni subite per ventisette anni durante la dittatura comunista.

Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 19 novembre 2016, della Diaconia di Santa Maria della Scala.

(Fonte: vatican.va)

SIENA, IERI IL CARD. SIMONI IN VISITA ALL’OSSERVANZA

Lun, 15/04/2024 - 15:00

Grande concorso di popolo ha accolto ieri il Cardinale Ernest Simoni, in visita a Siena
alla comunità parrocchiale dell’Osservanza, il Santuario è custodito da più di 600 anni dai religiosi
appartenenti all’Ordine dei Frati Minori Francescani; domenica prossima il Cardinale sarà nuovamente a Siena
al Monastero di Lecceto dove visiterà la comunità delle Monache Agostiniane e celebrerà la Santa Messa alle
ore 17,00.
Il Parroco Fra Domingo Plata Perez OFM ed i confratelli hanno accolto il novantacinquenne Porporato di
origine Albanese elevato alla Dignità Cardinalizia dal Santo Padre Francesco nel novembre del 2016,
affidandogli il Titolo e la Diaconia di Santa Maria della Scala a Roma, è giunto a Siena da Firenze dove si è
trasferito ormai da otto anni presso l’Arcidiocesi di Firenze, accolto dal Cardinale Giuseppe Betori e nominato
Canonico della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Il Pontefice incontrò per la prima volta don Ernest nella Cattedrale di Tirana nel settembre 2014 ed ebbe a
definire il religioso un “Martire Vivente”, commuovendosi fino alle lacrime nell’ascoltare la testimonianza
della sua esemplare vita vissuta alla luce del Vangelo. Perseguitato in odio alla fede, detenuto per 28 anni solo
perché sacerdote dal dittatore albanese Enver Hoxha, il quale nel 1967 per costituzione aveva dichiarato il
“Paese delle Aquile”, unico stato al mondo ateo, bandendo ogni religione, imprigionando decine e decine di
sacerdoti, religiosi, religiose ed oppositori, chiudendo chiese ed ogni luogo di culto con lo slogan che
campeggiava in tutta l’Albania: “se non estirpiamo il clero cattolico non avremo mai la vittoria”. L’allora don
Ernest fu condannato a morte, pena poi commutata al carcere nelle durissime galere e poi nei campi di lavoro
nelle miniere, dove estraeva rame e pirite e nelle fogne dove scavava con solo il piccone e la mazza centinaia
di metri di canali.
Papa Francesco lo scorso 14 febbraio in Vaticano nell’aula Paolo VI, gremita di fedeli da tutto il mondo, ebbe
a salutare il Presule definendolo nuovamente un martire con queste parole: “mi permetto di salutare in modo
speciale un martire vivente”, il cardinale Simoni. “Lui, da prete, ha vissuto 28 anni in carcere, nel carcere
comunista dell’Albania, la persecuzione forse più crudele, più crudele”, ha affermato il Papa. Oggi il porporato
albanese “continua a dare testimonianza. E come lui, tanti, tanti, tanti. Adesso ha 95 anni, e continua a lavorare
per la Chiesa senza scoraggiarsi. Caro fratello, ti ringrazio della testimonianza. Grazie”.
Il Porporato con la sua paterna semplicità a chi lo salutava con l’appellativo di Eminenza, con dolcezza e
mitezza a tutti a ripetuto più volte: “Eminenza è Gesù che gronda sangue sulla Croce per noi e per la nostra
redenzione, siamo tutti fratelli in Cristo, non perché lo dico io, ma perché è Gesù che ce lo ha insegnato;
chiamatemi padre Ernest.”
“Ringrazio il Signore di essere quest’oggi a Siena e visitare questa Comunità Parrocchiale – ha affermato il
Cardinale Simoni – accolto con affetto da padri francescani, da tanti fedeli ragazzi e bambini che sono giunti
numerosissimi alla Santa Messa per incontrare Gesù vivo e presente nel tabernacolo, non è un teorema, né
un’ipotesi o qualcosa di irreale è davvero vivo in ogni Chiesa del mondo. Vedendo i frati francescani mi sono
tornati alla mente gli anni trascorsi nel collegio francescano di Scutari, dove vi entrai a 10 anni abbracciando la
regola del Serafico Francesco entrando a far parte della famiglia dell’Ordine dei Frati Minori Francescani,
assumendo il nome di fra Enrico. Veramente i giorni più belli della mia vita quelli trascorsi in convento, che
purtroppo dovetti abbandonare nel 1948 dopo la soppressione del Convento, l’espulsione di noi novizi e
l’uccisione dei miei superiori e formatori da parte del regime. Giungere qui oggi visitare il Convento dove
dimorò nel suo cammino terreno San Bernardino da Siena, poter venerare le sue reliquie mi commuove; fin dal
noviziato studiavo la vita di questo francescano innamorato di Maria, uno dei più grandi studiosi della Vergine
Maria il quale fin dall’infanzia aveva mostrato grandissimo amore per lei affermando: .”




SIENA, IL 20/IV “IL CAMMINO DEL CUORE” PER CANTARE E PREGARE A UNA SOLA VOCE

Lun, 15/04/2024 - 09:30

Sabato prossimo, 20 aprile 2024 si terrà a Siena la III edizione de “Il Cammino del cuore” promosso dall’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa- Montalcino insieme alle Scintile di Maria.

Sarà un percorso fatto a piedi di 3,7 km che partirà alle ore 8,45 dalla chiesa dei SS. Giusto e Clemente di Casciano delle Masse (Siena) e che terminerà circa alle ore 12 alla Chiesa di san Bartolomeo a Monastero (Siena).

Un cammino per tutti , pensato e voluto per i nostri bambini , per i nostri ragazzi e per le famiglie e per tutti coloro che sentono il desiderio di camminare insieme , cantando e pregando ad una sola voce , per ricordarci che siamo fratelli e sorelle , Figli dello stesso Padre.

Per facilitare la partecipazione è prevista la partenza in pullman da Poggibonsi alle ore 8 di fronte alla Esso e alle ore 8,45 da Colle Val D’Elsa di fronte al posteggio stazione Via Bilenchi.

Inoltre, sarà disponibile una navetta da Monastero a Casciano per il recupero dei mezzi propri.


Per info contattare i seguenti numeri dell’associazione Scintille di Maria (334 155 8483 – 340 240 0469), oppure consultare il sito www.scintilledimaria.it .

MEDIO ORIENTE, CARD. LOJUDICE, “S. CATERINA CI CHIEDE OGGI DI NON TACERE: VOGLIAMO LA PACE”

Dom, 14/04/2024 - 14:01

“Ci uniamo al Santo Padre nell’appello affinché tacciano le armi e si possa tornare a dialogare. Le prime vittime di ogni conflitto sono i più fragili: donne, bambini, anziani. Non dimentichiamoci di loro”.
E’ quanto dichiara il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza in merito all’ennesima escalation di violenza in Medio Oriente.


“Desidero invitarvi tutti – aggiunge il card. Lojudice .  a pronunciare almeno una volta al giorno la parola pace! Santa Caterina ci dice ancora oggi che <<abbiamo taciuto abbastanza. E’ ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito>>. Non possiamo rassegnarci alla logica della guerra, della violenza e della contrapposizione. Questo  mai!”.

“La pace – conclude il card. Lojudice – va costruita ogni giorno anche nella nostra vita quotidiana. Non pensiamo che sia un valore astratto, ma deve essere uno stile di vita. Non parole , ma fatti. Non possiamo permetterci più di ignorare chi soffre ed è in guerra. Papa Francesco ce lo ha detto siamo tutti la stessa barca!”.



SIENA, IL CARD. LOJUDICE ALL’INUAGURAZIONE DELLA MOSTRA SU GIANCARLO RASTELLI. MEDICO PRESTO BEATO

Sab, 13/04/2024 - 09:30

La prima carità al malato è la scienza. Giancarlo Rastelli, un cardiochirurgo appassionato all’uomo” è il titolo della mostra che verrà inaugurata martedì prossimo, 16 aprile 2024, alle ore 11, presso l’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena (ore 11, corridoio lotto 3, piano 1s).

Sarà il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza a benedire la mostra alla presenza, tra gli altri, del dott. Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese,

La storia del Servo di Dio, Giancarlo Rastelli, oltre ad essere quella di uno scienziato riconosciuto in tutto il mondo per i risultati delle sue ricerche cardiovascolari, colpisce più di tutto per l’esaltazione della normalità. Gian, come lo chiamavano amici e colleghi, è stato un medico, un ricercatore brillante, ma soprattutto un grande uomo, umile, guidato da un profondo amore per la vita e da una vocazione sincera, un marito e un padre che ha saputo affrontare la malattia e la morte.



CONCLUSO OGGI L’INCONTRO ANNUALE DELLE CARITAS DIOCESANE DI TUTTA ITALIA

Gio, 11/04/2024 - 15:30

Si è concluso oggi a Grado (GO) il 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane dedicato al tema, assai attuale, dei “Confini, zone di contatto, non di separazione”. L’evento ha visto incontrarsi e confrontarsi per quattro giorni insieme 613 tra direttori e membri di équipe provenienti da 182 Caritas diocesane di tutta Italia.

Per l’arcidiocesi di Siena -Colle di Val D’Elsa-Montalcino sono presenti don Vittorio Giglio e Antonella Mori rispettivamente direttore e vicedirettore della Caritas diocesana.

Ad aprire questo ultimo giorno la lectio della biblista Antonella Anghinoni. È seguita la vibrante testimonianza di don Otello Bisetto, cappellano del carcere minorile di Treviso, alla quale si è aggiunta quella di Giulia Longo, operatrice Caritas in Turchia, che ha riportato la sua esperienza di impegno “al confine” e nel post-terremoto e ha dato voce ai molti giovani operatori Caritas: “Non su può essere giovani senza gli adulti, non si può essere adulti senza i giovani”.

Negli “orientamenti” finali il direttore di Caritas Italiana, don Marco Pagniello, ha indicato le proposte di lavoro per continuare il cammino Caritas nei prossimi mesi. Richiamandosi al primo presidente di Caritas Italiana, don Giovanni Nervo, ha ricordato l’importanza di capire dove “poniamo i confini”, che per Caritas non sono dei limiti, ma delle “zone di contatto”, “luoghi in cui fare l’esperienza della presenza di Dio perché ci permettono di aprirci agli altri e di capire che c’è Qualcuno che può fare prima, durante e dopo il nostro servizio”. I confini, per don Pagniello, “sono anche luoghi che permettono di custodire la nostra identità e chi siamo come Caritas”, confini quindi “da custodire” come l’impegno per la pace e a difesa della legge 185/90 per il controllo del commercio delle armi, il servizio civile come luogo per educarsi alla pace e alla nonviolenza, la dignità umana, il diritto alla salute e l’attenzione alle aree metropolitane e aree interne.

Caritas Italiana avvia al suo interno il Coordinamento Europa e condivide l’appello di Caritas Europa su cinque priorità in vista delle elezioni del prossimo giugno, proposte per il Parlamento europeo per un’Europa “più giusta”: mercati del lavoro e protezione sociale efficaci, accesso garantito a servizi sociali buoni e di qualità, tutela dei diritti umani e della dignità nelle politiche di migrazione e di asilo, finanziamenti costanti per gli attori locali che svolgono attività di sviluppo e umanitarie, politiche globali più eque per lo sviluppo sostenibile, affrontando questioni come la necessità di sistemi alimentari equi e la finanza per il clima.

Il Direttore di Caritas Italiana ha rilanciato l’importanza della presenza dei volontari che sono un indicatore dell’efficacia del lavoro di animazione della comunità cui è chiamata la Caritas. Ha richiamato alla necessità di “stare nelle complessità” e ribadito il senso e il ruolo della Caritas, ad ogni livello. L’efficacia della Caritas non si misura sul fare, ma sull’essere: “Il nostro fare nasce dal nostro essere”.

“Riconoscere i nostri confini”, ha concluso, “significa imparare a stare sulla soglia, consapevoli dei nostri limiti e potenzialità, disposti a scoprire parti di sé che solo l’Altro può svelare. Animare la comunità, perché sappia custodire il senso profondo dell’umano che affiora nella capacità di abitare il ‘tra’ di un attraversamento che è anche un intrattenersi”. Abitare il confine significa essere “testimoni di carità, per seminare speranza ed essere segno”, sapendo che “la prima opera segno è lo stile con cui facciamo le cose”.

Don Pagniello ha annunciato i prossimi appuntamenti del Giubileo 2025, in particolare il “Giubileo del mondo del volontariato” dell’8-9 marzo 2025 e il “Giubileo dei Poveri” del 16 novembre 2025. Nell’anno giubilare non si terrà il Convegno nazionale, ma si organizzeranno convegni regionali nelle 16 Delegazioni regionali Caritas, a sottolineare l’importanza della dimensione locale.

Infine, alcune proposte concrete di azione a livello nazionale, come un microcredito sociale per il Giubileo, a favore di persone che hanno difficoltà ad accedere al credito ordinario. Poi una rete di supporto, costituita da istituzioni, enti ecclesiali e sociali, per minori e donne che decidono di lasciare la famiglia di origine per sottrarsi ai condizionamenti e alle violenze dovute all’appartenenza ad organizzazioni criminali e azioni di informazione, sensibilizzazione, prevenzione e contrasto dell’azzardo.

Il Convegno si è chiuso con la concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Douglas Regattieri, vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina e membro di Presidenza di Caritas Italiana, che ha sottolineato il valore della testimonianza, cui tutti gli operatori Caritas, i volontari e i cristiani sono chiamati.

SINALUNGA, DAL 19 AL 21/IV IL RITIRO INTERDIOCESANO DELLE FAMIGLIE

Gio, 11/04/2024 - 10:51

Dal 19 al 21 aprile 2024, presso il Santuario Diocesano Madonna del Rifugio a Sinalunga, si svolgerà il Ritiro interdiocesano delle Famiglie 2024 promosso dall’Arcidiocesi di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e dalla Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza.

Per partecipare all’evento, che avrà come tema “Essere famiglia…nella sessualità e nella fecondità ” sarà necessario prenotarsi entro e non oltre il 16 aprile 2024. Sarà presente anche un servizio animazione per i bambini.

Per info e prenotazioni: Ilaria 392 – 190 1715

Di seguito il calendario completo e i costi dei giorni del ritiro:

Venerdì 19 aprile

  • ore 16.00 – 18.00: Accoglienza e sistemazione
  • ore 18.00: Preghiera con adorazione
  • ore 19.30: Cena
  • ore 20.30: “Conosciamoci”
  • ore 22.00: Compieta

Sabato 20 aprile

  • ore 8.30: Colazione
  • ore 9.00: Lodi
  • ore 10.00: Meditazione biblica a cura di Don Antonio Bartolucci: Tobia e Sara (Tb 8,1-18)
  • ore 11.00: Riflessione in coppia/lavoro di gruppo
  • ore 13.00: Pranzo
  • ore 15.00: Relazione di Don Antonio Bartolucci sulla sessualità nel matrimonio
  • ore 16.30: Condivisione
  • ore 18.30: Vespri con Lectio Divina
  • ore 19.30: Cena
  • ore 20.30: Giochi in famiglia
  • ore 22.00: Compieta

Domenica 21 aprile

  • ore 8.30: Colazione
  • ore 9.00: Lodi
  • ore 10.00: Relazione a cura di Padre Marco Vianelli OFM: Aquila e Priscilla (At 18,1-3 24-26)
  • ore 12.00: Santa messa presso il Santuario presieduta dall’Arcivescovo A.P.Lojudice
  • ore 13.30: Pranzo
  • ore 15.00: Presentazione di associazioni e movimenti di spiritualità coniugale
  • ore 17.00: Saluti

SIENA, IL 16/4 LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME “LA BEATA CATERINA DE’ LENZI”

Mer, 10/04/2024 - 09:00

Martedì 16 aprile 2024, alle ore 17,30, presso il Chiostro di San Domenico, sala del Capitolo, a Siena, si terrà la presentazione del volume “La beata Caterina dè Lenzi” di Laura Bonelli, Alfredo Scarciglia e Giovanni Minnucci.

L’opera fa parte della collana Ecclesia Sanctorum edita dalla Società Bibliografica Toscana. saranno presenti gli autori.

Portano il loro saluto:

Padre Bruno Esposito O.P., Superiore del convento San Domenico.

Paolo Tezzi Maestri, Società Bibliografica Toscana.

Don Domenico Zafarana, Istituto valorizzazione Abbazie Storiche Toscana. Presentazione di Michele Pellegrini dell’Università degli stuidi di Siena.

SIENA, IL CARD. LOJUDICE HA INCONTRATO IL RAPPRESENTANTE DI TAIWAN IN ITALIA

Mar, 09/04/2024 - 15:00

Questa mattina, 9 aprile 2024, presso il salone d’onore dell’arcivescovado di Siena, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle di Val D’Elsa-Montalcino ha incontrato il rappresentante di Taiwan in Italia, Vincent Y. C. Tsai, accompagnato da Massimo Bianchi, docente di storia dei Rapporti tra Stato e Chiesa all’UNISI e da Matteo Gerlini, docente di storia delle relazioni internazionali all’UNISI.
Durante l’incontro il Rappresentante diplomatico ha spiegato che è oltre un anno che è in Italia e che spesso viene in Toscana e a Siena per la sua storia e la sua cultura, che lo affascinano. Ha, inoltre, parlato dell’attuale livello di relazioni diplomatiche con l’Italia che considera molto buono specialmente sul fronte economico e degli scambi commerciali. Ha ringraziato il nostro Paese che contribuisce a mantenere una situazione di pace con la Cina. Ha anche ricordato che ogni anno 250.000 taiwanesi vengono in Italia e molti di questi a Siena.
Il cardinale ha poi chiesto informazioni sui danni causati dal recente terremoto. E’ stato sottolineato come il sisma sia stato il peggiore degli ultimi trent’anni e che la risposta di Taiwan è stata pronta e all’altezza delle situazione.

Scambio di doni al termine dell’incontro: il cardinale ha donato un libro in lingua inglese sul pavimento della cattedrale ed ha ricevuto una selezione di tè di Taiwan.

VATICANO, PRESENTATA “DIGNITAS INFINITA”, IL DOCUMENTO DEL DICASTERO PER LA DOTTRINA DELLA FEDE  

Mar, 09/04/2024 - 09:05

“Dignitas infinita” è stata pubblicata e presentata ieri in Sala Stampa vaticana dal cardinale Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, dal segretario monsignor Armando Matteo e dalla professoressa Paola Scarcella. Il documento del Dicastero ha richiesto cinque anni di lavoro e include il magistero papale dell’ultimo decennio: dalla guerra alla povertà, dalla violenza sui migranti a quella sulle donne, dall’aborto alla maternità surrogata all’eutanasia, dalla teoria del gender alla violenza digitale

Tre capitoli offrono i fondamenti per le affermazioni contenute nel quarto, dedicato ad “alcune gravi violazioni della dignità umana”: è la dichiarazione “Dignitas infinita” del Dicastero per la Dottrina della Fede, un documento che fa memoria del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e riafferma «l’imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno dell’antropologia cristiana» (Introduzione).

La principale novità del documento, frutto di un lavoro durato cinque anni, è l’inclusione di alcuni temi portanti del recente magistero pontificio che affiancano quelli bioetici. Nell’elenco “non esaustivo” che viene offerto, tra le violazioni della dignità umana, accanto all’aborto, all’eutanasia e alla maternità surrogata compaiono la guerra, il dramma della povertà e dei migranti, la tratta delle persone. Il nuovo testo contribuisce così a superare la dicotomia esistente tra quanti si concentrano in modo esclusivo nella difesa della vita nascente o morente dimenticando tanti altri attentati contro la dignità umana e, viceversa, coloro che si concentrano soltanto sulla difesa dei poveri e dei migranti dimenticando che la vita va difesa dal concepimento fino alla sua naturale conclusione.

Principi fondamentali

Nelle prime tre parti della dichiarazione sono richiamati i principi fondamentali. «La Chiesa, alla luce della Rivelazione, ribadisce e conferma in modo assoluto» la «dignità ontologica della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio e redenta in Cristo Gesù» (1). Una «dignità inalienabile» che corrisponde «alla natura umana al di là di qualsiasi cambiamento culturale (6) ed è «un dono ricevuto» ed è pertanto presente «per esempio, in un bambino non ancora nato, in una persona priva di sensi, in un anziano in agonia» (9). «La Chiesa proclama l’uguale dignità di tutti gli esseri umani, indipendentemente dalla loro condizione di vita o dalle loro qualità» (17) e lo fa sulla base della rivelazione biblica: donne e uomini sono creati a immagine di Dio; Cristo incarnandosi «ha confermato la dignità del corpo e dell’anima» (19), e risorgendo ci ha rivelato che «l’aspetto più sublime della dignità dell’uomo consiste nella sua vocazione alla comunione con Dio» (20).

Dignità di ogni persona

Il documento mette in luce l’equivoco rappresentato dalla posizione di coloro che all’espressione “dignità umana” preferiscono “dignità personale”, «perché intendono come persona solo “un essere capace di ragionare”». Di conseguenza, sostengono «non avrebbe dignità personale il bambino non ancora nato e neppure l’anziano non autosufficiente, come neanche chi è portatore di disabilità mentale. La Chiesa, al contrario, insiste sul fatto che la dignità di ogni persona umana, proprio perché intrinseca, rimane al di là di ogni circostanza» (24). Inoltre, si afferma «il concetto di dignità umana, a volte, viene usato in modo abusivo anche per giustificare una moltiplicazione arbitraria di nuovi diritti… come se si dovesse garantire la capacità di esprimere e di realizzare ogni preferenza individuale o desiderio soggettivo (25).

L’elenco delle violazioni

La dichiarazione presenta quindi l’elenco di “alcune gravi violazioni della dignità umana”, cioè «tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l’aborto, l’eutanasia e lo stesso suicidio volontario»; ma anche «tutto ciò che viola l’integrità della persona umana, come le mutilazioni, le torture inflitte al corpo e alla mente, le costrizioni psicologiche». Ed infine «tutto ciò che offende la dignità umana, come le condizioni di vita subumana, le incarcerazioni arbitrarie, le deportazioni, la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni di lavoro, con le quali i lavoratori sono trattati come semplici strumenti di guadagno, e non come persone libere e responsabili». Si cita pure la pena di morte che «viola la dignità inalienabile di ogni persona umana al di là di ogni circostanza» (34).

Povertà, guerra e tratta delle persone

Si parla innanzitutto del «dramma povertà», «una delle più grandi ingiustizie del mondo contemporaneo» (36). Poi c’è la guerra, «tragedia che nega la dignità umana» ed «è sempre una “sconfitta dell’umanità”» (38), al punto che «oggi è molto difficile sostenere i criteri razionali maturati in altri secoli per parlare di una possibile “guerra giusta”» (39). Si prosegue con il “travaglio dei migranti”, la cui «vita è messa a rischio perché non hanno più i mezzi per creare una famiglia, per lavorare o per nutrirsi» (40). Il documento si sofferma poi sulla “tratta delle persone”, che sta assumendo «dimensioni tragiche» e viene definita «un’attività ignobile, una vergogna per le nostre società che si dicono civilizzate» invitando «sfruttatori e clienti» a fare un serio esame di coscienza (41). Allo stesso modo si invita a lottare contro fenomeni quali «commercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzato» (42). Si citano inoltre “l’abuso sessuale”, che lascia «profonde cicatrici nel cuore di chi lo subisce»: si tratta di «sofferenze che possono durare tutta la vita e a cui nessun pentimento può porre rimedio» (43). Si continua con la discriminazione delle donne e la violenza su di esse, citando tra queste ultime «la costrizione all’aborto, che colpisce sia la madre che il figlio, così spesso per soddisfare l’egoismo dei maschi» e «la pratica della poligamia» (45). Si condanna il “femminicidio” (46).

Aborto e maternità surrogata

Netta è poi la condanna dell’aborto: «fra tutti i delitti che l’uomo può compiere contro la vita, l’aborto procurato presenta caratteristiche che lo rendono particolarmente grave e deprecabile» e si ricorda che la «difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano» (47). Forte anche il no alla maternità surrogata, «attraverso la quale il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto», una pratica «che lede gravemente la dignità della donna e del figlio… fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto». (48) Nell’elenco sono poi citati eutanasia e suicidio assistito, confusamente definiti da alcune leggi «morte degna», ricordando che la «sofferenza non fa perdere al malato quella dignità che gli è propria in modo intrinseco e inalienabile» (51). Si parla quindi dell’importanza delle cure palliative e dell’evitare «ogni accanimento terapeutico o intervento sproporzionato», ribadendo che «la vita è un diritto, non la morte, la quale va accolta, non somministrata» (52). Tra le gravi violazioni della dignità umana trova anche spazio lo “scarto” delle persone diversamente abili (53).

Teoria del gender

Dopo aver ribadito che nei confronti delle persone omosessuali va evitato «ogni marchio di ingiusta discriminazione e particolarmente ogni forma di aggressione e violenza», denunciando «come contrario alla dignità umana» il fatto che in alcuni luoghi persone «vengano incarcerate, torturate e perfino private del bene della vita unicamente per il proprio orientamento sessuale» (55), il documento critica la teoria del gender, «che è pericolosissima perché cancella le differenze nella pretesa di rendere tutti uguali» (56). La Chiesa ricorda che la «vita umana, in tutte le sue componenti, fisiche e spirituali, è un dono di Dio, che va accolto con gratitudine e posto a servizio del bene. Voler disporre di sé, così come prescrive la teoria del gender… non significa altro che cedere all’antichissima tentazione dell’essere umano che si fa Dio» (57). La teoria del gender «vuole negare la più grande possibile tra le differenze esistenti tra gli esseri viventi: quella sessuale» (58). Pertanto sono «da respingere tutti quei tentativi che oscurano il riferimento all’ineliminabile differenza sessuale fra uomo e donna» (59). Negativo anche il giudizio sul cambio di sesso, che «di norma, rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto fin dal momento del concepimento» anche se «questo non significa escludere la possibilità che una persona affetta da anomalie dei genitali già evidenti alla nascita o che si sviluppino successivamente, possa scegliere di ricevere assistenza medica allo scopo di risolvere tali anomalie» (60).

Violenza digitale

L’elenco si completa con la “violenza digitale”, e cita le «nuove forme di violenza si diffondono attraverso i social media, ad esempio il cyberbullismo» e la «diffusione della pornografia e di sfruttamento delle persone a scopo sessuale o tramite il gioco d’azzardo» sul web (61). La dichiarazione finisce esortando «a porre il rispetto della dignità della persona umana al di là di ogni circostanza al centro dell’impegno per il bene comune e di ogni ordinamento giuridico» (64).

QUI IL TESTO COMPLETO:

https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2024/04/08/0284/00588.html

(Fonte: www.vaticannews.va)

GRADO, APERTO OGGI IL 44° CONGRESSO DELLE CARITAS DIOCESANE

Lun, 08/04/2024 - 19:56

Primo giorno di lavori per il 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, dall’8 all’11 aprile a Grado, con una “tappa” a Gorizia, lungo quel confine che oggi, più che separare, unisce la città italiana alla slovena Nova Gorica. Titolo “CONFINI, ZONE DI CONTATTO E NON DI SEPARAZIONE”.

Oltre 600 i partecipanti dalle 218 Caritas diocesane di tutta Italia che, ripartendo da quanto emerso dal Convegno dello scorso anno a Salerno e guardando al Giubileo del 2025, riflettono insieme sul tema dei “confini” alla luce delle “tre vie” consegnate loro da papa Francesco in occasione del 50° dell’istituzione di Caritas Italiana (1° luglio 1971): la via degli ultimi; la via del Vangelo; la via della creatività.

Per l’arcidiocesi di Siena -Colle di Val D’Elsa-Montalcino sono presenti don Vittorio Giglio e Antonella Mori rispettivamente direttore e vicedirettore della Caritas diocesana.

Il “confine” di questo 44° Convegno è pensato non come la linea che stabilisce un dentro e un fuori, ma come una porta, che permette di uscire e di entrare, che si può però anche chiudere e bloccare. Proprio il confine segna il punto di contatto tra centro e periferia: può essere o diventare luogo di incontro e di annuncio o elemento che crea distanza ed esclusione; dipende da come si usa la porta.

Il Convegno si svolge sul confine che scorre nei pressi di Grado e Gorizia, tra Italia e Slovenia, reso permeabile dalla comune appartenenza all’Unione Europea, che però rimane a sottolineare come le differenze debbano essere valorizzate, messe in comunicazione, rese feconde. Gorizia che, assieme a Nova Gorica, nel 2025 sarà Capitale europea della Cultura.

La “carità” (in latino “caritas”) è “attraversamento di confini”, come ricorda mons. Carlo Redaelli, arcivescovo di Gorizia e presidente di Caritas Italiana. «Tutti i confini, a cominciare da quelli che abbiamo nel cuore e nella testa…». Vogliamo «farli diventare punti di incontro e di riconciliazione».

SIENA, DA DOMANI 60 PASTI A SETTIMANA DA MCDONALD’S PER I PIU’ FRAGILI ALLA PARROCCHIA DELL’ALBERINO

Lun, 08/04/2024 - 12:00

La quarta edizione di “Sempre aperti a donare” arriva a Siena dove McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald donano insieme oltre che un pasto, anche un momento di conforto e convivialità a chi è più fragile.
Da domani, martedì 9 aprile 2024, inizierà la distribuzione di 60 i pasti caldi donati (a settimana) a favore della parrocchia san Francesco all’Alberino a Siena. Un piccolo gesto come offrire un pranzo o una cena per essere vicini a chi vive in condizioni difficili e precarie.
Il ristorante McDonald’s di Siena in Via Toselli è coinvolto da vicino nel progetto. Il team di lavoro del ristorante si occuperà della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti alla Caritas della Parrocchia dell’Alberino.
I giorni di distribuzione saranno il martedì e il mercoledì (30 pasti al giorno. In totale 60).
Le donazioni a Siena fanno parte di Sempre aperti a donare, l’iniziativa benefica frutto della collaborazione tra McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald che, con il prezioso contributo di Banco Alimentare, Comunità di Sant’Egidio e centinaia di enti solidali locali, anche per il 2024, vuole contribuire a dare una risposta concreta ai bisogni delle comunità, attraverso segni di vicinanza come donare un pasto caldo.
La nuova edizione del progetto si inserisce nel più ampio percorso di avvicinamento e profondo sostegno alle comunità di cui McDonald’s è parte e, dal suo lancio nel 2020, ha permesso di donare 527 mila pasti in totale in tutta Italia.
“Un progetto veramente efficace – spiega Don Massimo Meioli, parroco di san Francesco all’Alberino – che ci permette di offrire un pasto caldo e di qualità a chi si trova in difficoltà”.
“Sempre aperti donare – aggiunge don Meioli – è un segno di speranza e per questo desidero ringraziare McDonald’s e in particolare il direttore e tutto il personale del ristorante di via Toselli qui a Siena”.

LOURDES, DAL 29/VII AL 3/VIII IL PELEGRINAGGIO INTERDIOCESANO GUIDATO DAL CARD. LOJUDICE

Dom, 07/04/2024 - 10:00

Dal 29 luglio al 3 agosto 2024 si svolgerà il pellegrinaggio Interdiocesano a Lourdes organizzato dall’U.N.I.T.A.L.S.I. Toscana e dalle Diocesi di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e Montepulciano – Chiusi – Pienza.

Al pellegrinaggio, che ha come titolo “Che si venga qui in processione”, parteciperà il Card. Augusto Paolo Lojudice.

Il pellegrinaggio si svolgerà dal 29 luglio  al 3 agosto 2024 per chi volesse viaggiare in pullman, mentre per chi decidesse di spostarsi in aereo le date sono dal 30 luglio al 2 agosto 2024 (con riserva di conferma al raggiungimento di un numero minimo di partecipanti).

Seguiranno comunicazioni a tutte le parrocchie con i vari dettagli su modalità d’iscrizione, termini e quote di partecipazione. Di seguito i contatti dei referenti diocesani, reperibili per qualunque tipo di comunicazione:

Arcidiocesi di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino:

E-mail: lourdes.interdiocesano.siena@gmail.com

Contatti Whatsapp 342 7470111

Forania di Siena: Cutini Sabrina 338 2815011;

Forania di Colle Val D’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano: Bucciarelli Graziella 338 4169777;

Forania di Val D’Arbia e Val Di Merse: Faenzi Barbara 338 2565087;

Forania di Montalcino – Amiata: Fedolfi Chiara 320 7238439;

Giovani e Scout: Meniconi Irene 339 6280694;

Malati, Anziani, Disabili, RSA e Medici: Mori Silvia 335 1710972.

Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza:

E-mail: lourdes.interdiocesano.montepulciano@gmail.com

Contatti Telefonici: Rossi Emanuela 348 6567225, Starnini Francesca 347 6311566

POGGIBONSI, L’11/4 A S. ANTONIO AL BOSCO IL PRIMO INCONTRO PER LE COPPIE IN CRISI E DIVORZIATE

Sab, 06/04/2024 - 09:30

A breve nell’arcidiocesi partirà un nuovo cammino spirituale. Si rivolgerà a coppie in crisi, persone separate/divorziate e coppie ricomposte. L’iniziativa nasce grazie alla collaborazione tra il Servizio per la Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi, l’associazione “Insieme, tra famiglie” e il Consultorio familiare “La Famiglia”, con la guida spirituale di fratel Tommaso (piccolo fratello di C. de Foucauld) che attualmente risiede presso la Casa di S. Antonio al Bosco.

Il primo incontro “E’ camminando che si fa cammino” si terrà giovedì 11 aprile alle ore 18 presso la Casa di S. Antonio in località Pian del Casone (Poggibonsi), e vuol essere un momento di ascolto dei bisogni di coloro che si trovano in questa situazione.

“Chiediamo – spiegano Simone e Giuseppina Carboni Presidente Ass. “Insieme, tra famiglie”- di pensare a chi fra i vostri amici e conoscenti potrebbe essere interessato a questo cammino, e a farvi con loro portavoce di questa iniziativa. Abbiamo tra l’altro la vicinanza e il supporto del nostro Vescovo, che ha incaricato personalmente fratel Tommaso come ‘referente’ per questa iniziativa”.

“MIA RADIO” DEDICA OGGI UNO SPECIALE AL NUOVO ALLESTIMENTO DEL MUSEO DIOCESANO

Sab, 06/04/2024 - 09:01

Oggi alle ore 13 su MIA RADIO (in replica anche alle ore18 e alle ore 20) – l’emittente radiofonica dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa -Montalcino – andrà in onda uno speciale dedicato nuovo allestimento del Museo diocesano realizzato nei locali dell’Oratorio di San Bernardino adiacente alla Basilica francescana a Siena.

Le frequenze FM di Mia Raio: 97.4 – 96.8- 97.2-101.6.

Lo speciale di MIA RADIO andrà in replica anche domani alle ore 13, alle ore 18 e alle ore 20 e la prossima settimana: lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 18 e alle ore 20.

Il Museo raccoglie le opere di proprietà dell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e degli enti ad essa affini (Seminario, Parrocchie, Confraternite), provenienti dal territorio della Città e delle immediate vicinanze.

Il Museo Diocesano rimarrà aperto fino al 31 ottobre 2024, ogni giorno dalle 13.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 18.00).

SIENA: LA SS. ANNUNZIATA DIVENTA IL “SANTUARIO DEL PELLEGRINO”, L’8/4 LA CERIMONIA DI DEDICAZIONE IN VISTA DEL GIUBILEO

Ven, 05/04/2024 - 13:00

Lunedì prossimo, 8 aprile 2024, alle ore 15,45, presso la chiesa della SS. Annunziata, piazza Duomo a Siena, il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa- Montalcino, presiederà la Santa Messa per la dedicazione della chiesa a “Santuario del Pellegrino“. In virtù di tale dedicazione la chiesa assume il rango di Rettoria. 
La cerimonia si tiene in coincidenza con il Capodanno Senese, che inizierà  alla fine della messa alle ore 17 sempre dall’Annunziata con l’accensione del cero votivo come da programma pubblicato dal Magistrato delle Contrade.


“Anticamente – spiega il card. Lojudice– questo era il luogo dove arrivavano i pellegrini e dove spesso venivano accolti e curati nel grande complesso dello Spedale di Santa Maria della Scala. La chiesa della SS. Annunziata torna così al suo antico uso come santuario dedicato al pellegrino, a tutti coloro che vengono a Siena, anche in vista dell’anno Giubilare del 2025″.

“Desidero – aggiunge il card. Lojudice – che sia sempre di più un luogo di incontro tra culture e popoli nel cuore di Siena di fronte alla nostra cattedrale. Oggi la cura della chiesa è affidata alle Suore di Santa Caterina da Siena”.

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